Sfruttamento lavorativo e criminalità
Dettagli dell'evento
Quando
dalle 14:30 alle 19:00
Dove
Promosso dal Centro di documentazione e di inchiesta sulla criminalità organizzata in Veneto (Cidv) e dal Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale (Lies), dal Centro studi giuridici europei sulla grande criminalità dell’Università di Ferrara, dalla Fiom e della Flai del Veneto, e con il patrocinio del Comune di Rovigo, il convegno intende analizzare i “varchi” che offrono la possibilità di successo della progettualità criminale. I “varchi” potremmo definirli come le occasioni che un sistema locale offre all’operatività della criminalità organizzata.
Possono riguardare le culture, le prassi operative, le normative o le congiunture economiche.
L'obiettivo è quello di definire nel concreto, tra esperti afferenti a discipline diverse, le piste, i temi e le metodologie di ricerca da sviluppare successivamente anche grazie al raffronto con casi emersi in altri territori.
Sono diverse le operazioni giudiziarie che disvelano in Veneto i tratti di una crisi del rapporto fiduciario che lega l’imprenditore e i suoi dipendenti. Diversi i casi di imprenditori che si assicuravano procedure fallimentari in grado di salvare il loro patrimonio e buttare a mare costi e passività, compresi i lavoratori.
Tra le pieghe di questi fenomeni possiamo incontrare l'operatività delle mafie, data la loro documentata propensione per la gestione del mercato del lavoro, anche per via delle sue ripercussioni in termini di consenso presso le società locali.
In questa prospettiva, le mafie possono fungere da utile punto di osservazione per inquadrare le più ampie trasformazioni che hanno investito il mondo del lavoro nel corso della lunga crisi economica degli ultimi anni. L’analisi dell’operato dei gruppi mafiosi presenti in Veneto può rappresentare, anche con riferimento al mondo del lavoro, un vero e proprio fenomeno rilevatore, una lente che deforma e ingrandisce i caratteri dell’economia, della politica e della società locale segnalando, in controluce, alcuni importanti cambiamenti avvenuti in questo territorio. “Le mafie non agiscono nel vuoto, ma all’interno di processi sociali e culturali che possono, o meno, amplificare e agevolare la loro azione, ed è su questi aspetti che occorre concentrare l’analisi e le proposte” sottolinea Gianni Belloni, direttore del Cidv – Lies.
Grazie all’apporto dei due sindacati che copromuovono il convegno verranno illustrati, e poi approfonditi dagli studiosi che interverranno, due casi esemplari di sfruttamento lavorativo in cui è rintracciabile il ruolo della criminalità organizzata. Per informazioni 3409299373
Programma del Convegno
Il contrasto allo sfruttamento lavorativo. Il ruolo di un Comune, Mirella Zambello, assessora al Welfare del Comune di Rovigo. Illustrazione di due casi studio a cura di Antonio Silvestri (Fiom - Veneto) e Giosuè Mattei (Flai – Veneto)
Interventi:
Bruno Anastasia, economista - Comitato Scientifico Cidv
Silvia Borelli, giurista, Università di Ferrara
Vittorio Mete, sociologo, Università di Firenze
Maura Ranieri, giurista, Università di Catanzaro
Devi Sacchetto, sociologo, Università di Padova - Comitato Scientifico Cidv
Antonio Vesco, antropologo, Università di Catania - Comitato Scientifico Cidv
Coordina e introduce Gianni Belloni, giornalista - direttore Cidv