L’Università di Lione ”illuminata” dagli studenti UNIFE
Nelle giornate del 15 e 16 marzo 2024 a Lione, “la Città delle Luci”, nella prestigiosa cornice dell’Università Jean Moulin 3, è stato celebrato un seminario sulla tassazione delle successioni e donazioni, che ha visto la partecipazione degli studenti Estensi insieme ai colleghi francesi e tedeschi di Osnabrück.
Il seminario conferma l’asse che negli anni è venuto a crearsi e consolidarsi tra le rispettive Università grazie alla materia fiscale.
Gli studenti UniFE, Alessandro Casanova, Matteo Miozzi, Sara Tremonti, Simone Minotti, Alberto Ravanello, Adama Doumbouya Alessandro Gurian e Anna Ghedin, coordinati nella preparazione delle relazioni e nella redazione degli atti dalla dott.ssa Valentina Passadore e dal dott. Francesco Castro, dottorandi di ricerca UniFe, hanno discusso in chiave critica l’imposta sulle successioni sia nella prospettiva delle normative nazionali applicabili in Italia, Francia e Germania, sia nella prospettiva internazionale ed europea.
Durante il seminario è stata proposta dai giovani relatori una visione innovativa e internazionale che ha posto particolare attenzione sia alla natura dell'imposta che ai problemi che a livello sovranazionale essa può sollevare.
Nel corso della prima giornata, in particolare, Alessandro Casanova ha trattato la tematica della connessione, attraverso un’accurata analisi comparata del sistema giuridico italiano, francese e tedesco, tra il principio della capacità contributiva e l’imposta sulle successioni e donazioni.
Alberto Ravanello ha invece analizzato il criterio territoriale di allocazione del potere impositivo posto dall’art. 2 del testo unico n. 346 del 31/10/1990, concernente l'imposta sulle successioni e donazioni, cd. TUS, ponendo in rilievo l’importante ruolo svolto dall’attività di indagine sulla natura dei beni e dei diritti coinvolti nel fenomeno giuridico, enucleando similarità e differenze tra l’ordinamento italiano e francese.
Nel pomeriggio di venerdì 15, Matteo Miozzi e Simone Minotti hanno presentato la tematica delle esenzioni da applicarsi all’imposta di successione e donazioni in Italia, Francia e Germania. I due studenti, attraverso un’analisi comparata delle diverse quote e deduzioni previste nei tre diversi paesi, hanno proposto alcune possibili soluzioni (Trust e Patto di Famiglia per l’Italia) in grado di diminuire gli oneri contributivi a carico del disponente, proprietario di ingenti patrimoni o aziende, al momento della successione o della donazione.
La prima giornata si è conclusa con la relazione di Sara Tremonti. La studentessa ha dibattuto il tema delle doppie imposizioni sulle donazioni e successioni soffermandosi sull’analisi delle convenzioni che l’Italia ha stipulato con Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Ha comparato poi quanto previsto dalle convenzioni per alcune tipologie di beni, quali ad esempio beni immobili, mobili, crediti e titoli.
Il 16 marzo il seminario si è aperto con la relazione di Anna Ghedin. La studentessa ha discusso l’imposta sulle successioni nei paesi che aderiscono al modello OCSE, confrontando l’imposta in Francia, Italia e Germania dal punto di vista del suo impatto sul gettito totale complessivo. Ha posto, poi, una riflessione sull’aliquota dell’imposta nei tre paesi e sulla motivazione concernente il grande divario della stessa. Successivamente è seguita la presentazione di Alessandro Gurian che ha evidenziato, partendo dal report “Imposta di successione nei Paesi OCSE (2021)”, le tematiche della diseguaglianza economica e dell’iniqua distribuzione della ricchezza. Lo studente nella discussione rammenta che è fondamentale considerare la prevedibilità di determinati accadimenti, affermando che “ciascuno di noi è a conoscenza che prima o poi si troverà nella situazione di erede. Nel caso di grandi patrimoni, la spinta a pianificare strategie finanziarie per pagare minor denaro risulta usuale. I mezzi utilizzati principalmente sono costituiti da particolari donazioni inter vivos, oppure liberandosi, in età avanzata, di beni immobili, così da poter ottenere denaro liquido facilmente trasferibile in Paesi con una tassazione più favorevole.”
Il seminario si è concluso con la relazione di Adama Doumbouya che ha trattato la tematica dell’eliminazione della doppia imposizione sulle imposte di successioni e donazioni a livello domestico. La studentessa ritiene che il seminario sia stato molto utile, costituendo un importante “momento di confronto e condivisione di idee, che ha sottolineato le differenze e analogie tra l’ordinamento italiano, francese e tedesco”.
Grazie agli interventi degli studenti italiani, tedeschi e francesi si è giunti a una visione comune: l’imposta può essere considerata un’imposta patrimoniale in tutte le giurisdizioni e al contempo, può rappresentare un efficace strumento per ripristinare equità e uguaglianza nei diversi sistemi economici, specialmente all’interno dell’Unione Europea.
L’Università di Ferrara si dimostra ancora una volta di essere all’avanguardia su tematiche di attualità in un momento come quello attuale, in cui le esigenze di tutela e equità dell’imposizione si sposano sempre di più con profili internazionali ed europei.